Con l’avvicinarsi della primavera uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare è la comparsa di parassiti che, oltre a pungere e ad essere potenziali portatori di gravi malattie per il nostro fedele amico a 4 zampe, sono sicuramente pericolosi anche per l’uomo. Anche se generalmente l’uomo non rientra tra gli ospiti d’elezione di questi parassiti, può diventare un ospite occasionale nel caso in cui il parassita non trovi un’alternativa. Tra i parassiti più comuni vi sono sicuramente zecche e pulci che vivono sulla cute dell’animale per lunghi periodi nutrendosi di sangue. Flebotomi e zanzare, anch’essi ematofagi, ormai largamente diffusi in tutta Italia, sono invece portatori di alcune delle più gravi malattie che possono colpire i cani, la leishmaniosi e la filariosi.
Come difendere i nostri amici a 4 zampe?
Dunque, come possiamo difenderci e soprattutto difendere il nostro cane o il nostro gatto?
Innanzitutto sul mercato esistono una varietà di prodotti sia chimici che completamente naturali che mirano a soddisfare qualsiasi richiesta. È sconsigliabile ricorrere a rimedi fai da te, nonostante alcune materie prime siano di facile reperibilità, in quanto, non solo una dose non corretta potrebbe non coprire a dovere l’animale e quindi non essere efficace, ma anche perché dosi sbagliate possono creare problemi sia all’animale che all’uomo.
Prima cosa, valutare l’ambiente
L’importante è sempre valutare il tipo di situazione in cui vive l’animale: se per esempio il cane passa sia il giorno che la notte all’aperto, è necessario un antiparassitario che copra anche dai flebotomi, che pungono nelle ore notturne (dall’imbrunire) (es. Exspot , Advantix, Scalibor); se invece il cane è in contatto con altri animali domestici (come un gatto) è sempre meglio utilizzare prodotti che possano andare bene per entrambi gli animali,(es. Frontline, Effipro) infatti principi attivi che possono essere innocui per il cane non è detto che lo siano anche per il gatto.
Naturali o sintetici: quali sono i migliori?
Gli antiparassitari chimici hanno il vantaggio di essere di facile gestione poiché, una volta applicati, la loro efficacia può variare da un mese fino a sei. Tuttavia questi prodotti in alcuni casi possono non essere ben tollerati dall’animale e provocare in questi casi reazioni allergiche. I rimedi naturali ad esempio a base di olio di neem, invece, danno molto più raramente problemi di allergie, ma possono avere tempi di efficacia minori e non essere resistenti all’acqua: questo comporta una nuova applicazione del prodotto ogni qualvolta l’animale faccia il bagno o prenda un acquazzone.
Quale scegliere, spot-on, collare o spray?
Altra importante scelta da fare quando si vuole comprare un antiparassitario per il proprio cane o il proprio gatto è la modalità di applicazione. Tra le tipologie più usate c’è lo spot-on che ha la comodità di essere applicato tra le scapole nei cani piccoli e nei gatti e anche sulla groppa nei cani di grossa taglia. La comodità di questa applicazione è che l’animale non riesce a leccarsi nel punto di somministrazione e si evitano possibili intossicazioni. Un’altra soluzione è il collare antiparassitario che funziona con un meccanismo a lento rilascio e garantisce generalmente coperture per periodi molto lunghi. Nei gatti che vivono all’aperto il collare potrebbe non essere indicato perché si può impigliare e slacciarsi facilmente, lasciando il gatto senza protezione. Esistono anche spray che vengono spruzzati direttamente su pelo dell’animale, stando attenti alle parti sensibili e soprattutto che non vengano ingeriti. In genere i gatti non gradiscono questi ultimi perché si spaventano con la vaporizzazione dello spray.
I principali antiparassitari che vengono somministrati per via orale generalmente sono di uso esclusivo veterinario e non possono essere reperiti se non con una ricetta. Esistono, però, una serie di prodotti a base d’aglio (come l’aglio in polvere o le pastiglie) che si possono trovare facilmente. Questi prodotti sono molto controversi in quanto, nonostante sia indubbio che la loro somministrazione possa portare benefici dal punto di vista dei parassiti, è anche vero che l’aglio in alte dosi e per lunghi periodi può risultare tossico nel cane.
Altri importanti fattori da tenere presente:
– lo stato di salute e benessere del tuo animale.
La scelta di un antiparassitario deve tener conto dello stato di salute, dell’età e dello stato fisiologico (es. gravidanza, allattamento) dell’animale ma anche dell’ambiente in cui vive. La presenza di bambini in casa è un fattore importante poiché alcuni prodotti antiparassitari sono altamente tossici e richiedono particolari attenzioni.
– la presenza di bambini in casa.
Al contrario però se il cane o il gatto non sono adeguatamente protetti, possono portare in contatto il bambino con parassiti quali zecche e pulci. Le regole per evitare tutto ciò sono molto semplici: somministrare regolarmente l’antiparassitario al cane, evitare che il bambino stia a contatto col cane o con il gatto nelle prime ore dopo la somministrazione di spray o spot-on e in generale evitare che i bambini vengano a diretto contatto con gli antiparassitari.
Infestazioni ambientali
Un altro problema può essere la presenza di pulci sia nella cuccia dell’animale che in casa, su tappezzeria, divani e in generale tutto ciò su con cui è venuto a contatto il cane o il gatto. Questo problema può essere facilmente risolto mediante l’uso di spray ambientali sia naturali che chimici, spruzzati direttamente sulle superfici, uccidono le pulci e disinfettano l’ambiente.”
Fonte: http://blog.zeicinofilia.it
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