Educazione del cucciolo


L’educazione del cucciolo è indispensabile al fine di creare una giusta e piacevole convivenza con il proprio nucleo famigliare e allo scopo di un corretto inserimento del nuovo arrivato nella comunità umana. I cani, e ancor più i cuccioli, non sono in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, il loro comportamento dipende infatti dall’istinto di conservazione della loro specie. Le regole vigenti nella propria famiglia e società e le norme corrette di comportamento vanno dunque insegnate al cucciolo fin dal primo giorno di arrivo in casa.

 

Ecco allora alcuni consigli su come mettere in pratica una corretta educazione del vostro cucciolo



 

  1. Accogliere il cucciolo

  2. I bisognini del cucciolo

  3. Il cucciolo al guinzaglio

 

Accogliere il cucciolo

Quando arriva il cucciolo in casa DEVE ESSERE BEN CHIARO che non è lui a comandare, e bisogna canalizzare le sue energie e gerarchizzarlo, con gentilezza, coerenza e pazienza. Per quanto riguarda i bambini si deve ricordare che, per un cucciolo, qualsiasi cucciolo, sono segni di dominanza: baci, carezze, abbracci, lo sdraiarsi sopra di lui in un prato, ma nel contempo voi adulti che dovrete supervisionare questo rapporto, dovrete assolutamente abituare il cane a questo tipo di “tenerezze umane” perché qualora il bambino facesse un gesto del genere, il cane saprà già che è un gesto d’amore e non un gesto di dominanza. Bisogna anche educare il bambino a non tirare la coda, le orecchie ecc. L’educazione va elargita di pari passo a bambini (se ne avete) ed al cane.

 

Linguaggio del cane

Il linguaggio del cane è completamente diverso da quello umano, è un linguaggio fatto di posture, di sguardi, di gesti, perciò il cucciolo da subito va abituato ad essere maneggiato; dovrete spazzolarlo tutti i giorni, pulirgli i dentini dopo mangiato (con un pezzetto di ovatta imbevuta di bicarbonato diluito in acqua, oppure con gli appositi spray che si vendono in commercio), dovrete immediatamente mettergli un collarino ed una pettorina dove aggancerete il guinzaglio (per i molossi è di gran lunga meglio la pettorina, perché mettendo il guinzaglio al collo e tirando inevitabilmente per camminare, potrebbe stimolarlo a tirare ancora di più); dovrete abituarlo a pulirgli le orecchie, a tagliarli le unghie, insomma dovrete essere dei veri capobranco, perché il capobranco è colui che possiede la leadership e provvede ai bisogni del branco, dunque anche alle “pulizie” giornaliere.

Con un molosso cucciolo non bisogna mai fare il gioco del “tira e molla” perché hanno una forza davvero notevole e potrebbero far cadere i bambini, e questo stimolerebbe una competitività che tutti i cani hanno innata.

 

Cibo

Veniamo al momento del cibo; tutti dovrete assumere lo stesso atteggiamento con il cane e cioè, al momento di dargli da mangiare dovrete:

prendere la sua ciotola e metterci preventivamente un biscotto umano dentro senza che il cane vi veda, al momento di dargliela per mangiare lo dovrete far sedere (se portate la ciotola al di sopra di almeno un palmo dalla sua testa e la farete andare indietro della stessa (senza poggiarla su di lui), il cane tende a sedersi automaticamente, e voi assocerete la parola seduto (che il cane imparerà), poi mangerete prima voi il biscotto messo preventivamente, e lo farete attendere un paio di minuti prima di dargliela; poi se inizia subito a mangiare ok (in genere ci mettono pochissimo), ma se indugia, si gira intorno, giocherella, dopo un quarto va rimossa e tolta dalla sua vista (non tenere mai a portata di mano neanche la ciotola vuota perché il cane diventa possessivo), mentre la ciotola dell’acqua va tenuta sempre piena.

 

Rinforzo positivo

Usare sempre il metodo del rinforzo positivo: se il cane fa una cosa giusta che vi aggrada premiarlo immediatamente con un biscottino, un pezzetto di parmigiano ecc., se invece fa una cosa sbagliata, tipo pipì dove voi non volete non sgridatelo assolutamente e pulite con acqua ed aceto, se invece dovesse ringhiare a voi o a ipotetici bambini, lì dovete intervenire ma solo con la voce dicendo un secco “NO”, e se lo fa seduto sul divano, farlo scendere immediatamente e sedervi voi al suo posto. Quando lo portate fuori e fa pipì, o in giardino o in strada, lodatelo esageratamente, in maniera che lui associ le coccole con quel gesto. Detto questo sappiate che il cane è un compagno magnifico, fedele come pochi e che davvero non esistono CANI CATTIVI, nel modo più assoluto; il cane ha bisogno di vivere a stretto contatto con l’uomo (per i molossi questa regola è ancora più marcata), mai isolarlo in un giardino da solo tutto il giorno, deve essere insomma partecipe della vita familiare. Ricordatevi di coccolarlo tanto quando fa cose giuste, ma se lui viene a chiedere continuamente le coccole ignoratelo, dovrete essere voi a decidere quando farlo, con lievi carezze sulla testa (per il cane significa dominanza) e brevemente. Il cane è un animale di branco e voi siete il suo unico riferimento, lo dovrete essere per tutta la vita.

 

Inibizione al morso

Per farsi rispettare ed arrivare a non far mordere il cucciolo, soprattutto se si hanno dei bambini in casa, ma anche se non ci sono, dargli cioè l’inibizione al morso, anche se i nei primi due mesi questo “lavoretto” lo fa la mamma cana, si devono canalizzare le gerarchie, perciò dar da mangiare al cane, sempre con il metodo del biscotto umano nella ciotola come descrivevo sopra, farlo sedere, prima di porgere ciotola, prima di accarezzarlo, prima di dargli un premio, insomma abituarlo che voi tutti, bimbi compresi, siete suoi superiori gerarchici (il capo entra ed esce per primo dalle porte, non fa salire sul suo letto e sul suo divano il cane, almeno all’inizio, poi se ne avete piacere quando avrà capito chi dirige il gioco, fatelo stare tranquillamente vicino a voi sul divano); il cucciolo tende a mordere le caviglie, soprattutto se è un lupoide o un pastore, voi ignoratelo completamente, e se lui continua alzarsi e andarsene ed isolarlo, praticamente ogni volta che lui tenta di mordere lo si deve isolare, lo si deve lasciare come un “baccalà” e non filarselo assolutamente, solo con la coerenza e la pazienza, lavorando tutta la famiglia insieme si farà diventare il cucciolo un vostro subalterno. Il cibo andrà dato una volta ciascuno: prima il papà, poi la mamma, poi il figlio più grande ecc. sempre con lo stesso metodo. Importante ignorare le cose negative che fa il cucciolo a meno che sia una cosa grave come tentare di mordere un bambino, allora lì bisogna sgridare duramente, altrimenti fare come sopra, e quando fa una cosa positiva premio e carezza sulla testa.

Ricordatevi infine che nessun cane, a meno che sia un capobranco ed allora ha la propensione a “comandare” naturalmente, vuole assumersi la responsabilità di capobranco, o meglio è combattuto, da un lato gli piace tentare le scalate gerarchiche, ma dall’altro è un po’ come se pensasse: “ma chi me lo fa fare? Tanto pensano a tutto loro!”, per questo è maggiormente difficile educare un cane che si trovi a metà nella scala gerarchica che un vero capobranco, perché un vero capobranco è ben cosciente della forza del suo morso, e non morderà mai, perché qualora lo facesse sarebbe solo per porre fine a una situazione: il vero capobranco è cosciente del suo status e non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno, mentre i cani che si trovano in mezzo sono indecisi, né sottomessi né dominanti, per cui siamo NOI a doverli rendere subalterni a noi, è per questo che il cucciolo va educato da subito.

 

Consigli pratici – tutte queste operazioni creano una intimità molto forte fra proprietario e cane, e fa sì che il cane si farà toccare e maneggiare tranquillamente anche da adulto, per tutta la vita, nutrendo in voi una fiducia illimitata.

 

Per il cucciolo si dovrà prendere:
– due ciotoline in acciaio (una per cibo ed una per acqua)
– un materassino dove farlo dormire, o una brandina , ovvio che dovrà dormire in casa soprattutto quando è piccolo, ma è  preferibile tenercelo sempre, perché in casa i cani sono più al sicuro, sono più equilibrati e più educati (per i primi tempi può usare anche un trasportino bello ampio e alto dove si possa alzare e girare comodamente, perché riduce il territorio al cane e il cane impara a non sporcare, dormendo là dentro di notte con lo sportellino chiuso – questo per il primo mese, poi potrà dormire sul materassino);
– un collarino leggero e ci attacchi una medaglietta con numeri telefonici, una pettorina per cuccioli (il guinzaglio va attaccato non al collo ma alla pettorina, perché al collo si potrebbe rovinare la trachea), e anche se in casa cominci ad abituarlo subito facendolo passeggiare con collarino, pettorina e guinzaglietto, premiandolo continuamente quando cammina e si sposta
– antiparassitario front line combo pipette per cuccioli (1-10 kili)
– croccantini per puppy di ottima marca, tipo royal canin o trainer o hill’s, e per i primi 5-6 giorni le consiglio crocchette della hill’s i/d contro diarrea, perché cambiando cibo (quello del canile è diverso) potrebbe andare in diarrea, e il cibo i/d viene usato proprio per evitare questo per i primi giorni, poi passi tranquillamente alle crocchette per cuccioli come detto sopra;
– una spazzola per cani a pelo corto o a pelo lungo (a seconda di come è il vostro cane – ce la abitui sin dai primi giorni, spazzolando anche contropelo facendo cadere il pelo morto), e comunque il cane può essere pulito anche tutti i giorni con acqua tiepida ed aceto con un rapporto di 1 a 4 (4 tazze di acqua tiepida 1 di aceto bianco); l’aceto funge da antiparassitario naturale ed antimicotico e tiene il pelo lucido, ma ovviamente non può sostituire il front line (meglio il combo – io consiglio sempre questo); se si mette l’antiparassitario vero e proprio, l’aceto può essere passato dopo 2-3 giorni, e quando si deve ripetere operazione con front line l’aceto non va passato i 3 giorni prima dell’antiparassitario. Fare il bagno spesso al cane non è consigliabile, bastano 2 volte l’anno, perché il bagno toglie il grasso naturale della pelle, quindi pulirlo sempre con acqua e aceto per il resto dell’anno va benissimo.
– biscottini per cuccioli da usare come premio (associati a pezzetti di parmigiano) ogni qualvolta il cucciolo fa una cosa giusta;
– clorexiderm spot gel per pulire le orecchie di tanto in tanto (si gira il flacone finché il beccuccio si riempie di liquido gel azzurro), ne mandi nel canale auditivo solo pochissimo perché è cucciolo, operazione da ripetere anche quando è adulto; in questa maniera le orecchie saranno sempre pulite;
– dentrificio spray (da passare ogni 3-4 giorni sui dentini) per abituare il cane sia alla pulizia che al contatto abituale con la sua mano (lo scopo del dentifricio, del gel per le orecchie, della spazzola, oltre ad avere il compito di pulire, abitua il cucciolo ad essere maneggiato);
– tagliaunghie per cani (si faccia dire dal negoziante come usarlo, ma importante è tagliare un piccolo pezzettino fin dove l’unghia è trasparente, dove si vede la carne NON TOCCARE).

 

 

I bisognini del cucciolo

Per insegnare a non sporcare al cucciolo in casa si deve procedere in questa maniera:

Per farlo dormire la notte sarebbe utile farlo stare in un trasportino bello grande con una copertina, e come esce la mattina portarlo immediatamente fuori (questo è il metodo migliore per insegnargli per chi ha il giardino), perché il cane tende a non sporcare dove dorme. Anche durante il giorno lasciagli sempre il trasportino aperto, in maniera che lui possa andare lì a riposare e dormire (ma lo sportellino di giorno deve essere aperto) e metti sotto ad esso dei

giornali (per chi non ha giardino, ma ovviamente chi lavora e lascia il cane cucciolo in casa perché troppo piccolo per stare fuori dovrà usare lo stesso metodo) che si espandono per circa due metri in una prospettiva circolare intorno ad esso; lui tenderà a sporcare lì; poi dopo una settimana togli uno strato di giornali; la seconda settimana l’altro strato fino a toglierli definitivamente, così lui dovrebbe non sporcare più e farla fuori.

 

Mi raccomando come fa pipì e pupù fuori grandi lodiesagerate e premi succulenti, se invece lo “beccate” che la fa in casa, un secco NO con tono deciso, lo sollevate di peso e lo portate o fuori o sul balconcino, ma solo se lo vedete (se non avete balcone né giardino dovrete isolare il cane una mezz’ora in una stanza a porta chiusa in maniera che non vi veda, il cane comprenderà subito perché l’isolamento è una punizione (dolce) che il cane non ama, essendo animale di branco); se invece non lo vedete rimuovete il “tutto” senza farvi vedere, e dove fa pipì e pupù passate aceto bianco che toglie gli “odori”.

 

Ricordatevi che il metodo del rinforzo positivo è il più efficace in assoluto, il cane impara in fretta ciò che deve e che non deve fare. IMPORTANTE CHE TUTTI ABBIATE LA STESSA CONDOTTA IN CASA.

 

Tornando al discorso del trasportino, ideale sarebbe durante il giorno (quando rimane solo in casa e non può accedere al giardino), confinare una zona della casa, solo per il cucciolo, tipo un bagnetto, uno sgabuzzino vuoto (ma che abbiano sempre la porta aperta ovviamente), con il trasportino del cucciolo sempre aperto con la copertina dentro, e i giornali intorno (leggi sopra), e ogni volta che il cucciolo fa pipì o pupù là premiarlo abbondantemente con bocconcini e lodi esagerate; se invece la fa in un’altra zona della casa dove non dovrebbe e lo cogliete sul fatto il secco NO come dicevo sopra isolandolo; ripulire quando il cucciolo non vi vede con acqua e aceto bianco che toglie tutti gli odori. Poi man mano che passano i giorni, togliere gli strati di giornali (vedi sopra).

Il trasportino servirà pure per far dormire il cucciolo ai piedi del vostro letto (il cane è un animale di branco, non isolatelo durante la notte assolutamente), con lo sportellino chiuso (solo di notte, di giorno deve essere sempre aperto), con la sua copertina ecc.; se piange non gli date retta assolutamente, anzi ignoratelo perché dovrà imparare che non potrà dormire sul letto con voi, per nessun motivo, in due o tre notti imparerà immediatamente e capirà qual è il suo ruolo.

La mattina aprite lo sportellino prendetelo in braccio, mettendolo a pancia in su (in questa maniera il cucciolo non fa né pipì né pupù) e portatelo immediatamente nella zona adibita ad essere “sporcata”, come fa i suoi bisogni lodatelo.

 

Questo lavoro finché il cucciolo potrà uscire a passeggio la mattina – questo sempre per chi non ha giardino ovviamente, perché nel vostro giardino non essendo frequentato da altri cani (a meno che siano vostri e allora non c’è problema, il cane può uscire tranquillamente -(non prima che avrà finito tutto il ciclo vaccinale, poi ve lo dirà il vostro vet); quando sarà pronto per uscire, aprite lo sportellino, lo prendete in braccio (come sopra), mettete pettorina (vi consiglio vivamente una pettorina dove agganciare il guinzaglio e non un collare che potrebbe far male al cane; il collare dovrà esserci sempre, anche durante il giorno quando il cane è in casa, ma solo per abituarlo ad esso, e lì attaccherete una medaglietta con i vs. numeri telefonici, senza nome, per far sì che non tutti possano chiamarlo), scendete le scale e portatelo giù, cominciate a farlo camminare, invogliandolo con dei premietti e se tenderà a non spostarsi cominciate a correre tenendo ovviamente sempre il guinzaglio nella vostra mano; istintivamente il cane si muoverà, allora premiatelo immediatamente, così come quando farà i bisognini.

 

E’ ESSENZIALE CHE TUTTI ADOTTIATE GLI STESSI METODI.

 

Ultima cosa: il trasportino dovrà essere comodo ed agevole, in maniera che lui ci possa stare in piedi, e possa girarsi comodamente.

 

Il cucciolo al guinzaglio

Il cane va abituato gradualmente al guinzaglio, ed è un esercizio da fare anche a casa; innanzitutto mettere una pettorina (la pettorina fa sentire il cane più libero e lo induce a camminare, mentre il guinzaglio attaccato al collare no), agganciare il guinzaglio e premiare immediatamente il cane, poi cominciare a camminare, se non si muove accennare ad una corsa, il cane naturalmente dovrebbe seguire, e come il cane si sposta premiarlo, e così mentre cammina, finché non avrà acquisito sicurezza in questo senso.

Ovvio che il cane si senta a suo agio maggiormente senza guinzaglio, ma è anche vero che il guinzaglio crea un legame imprescindibile con il conduttore, ed ancora lo abitua ad essere nostro subalterno, dunque concludendo, faccia questo lavoro tutti i giorni, anche in casa premiando continuamente il cucciolo, e quando esce si porti appresso i premietti.

 

 

Rossana Rossi, educatrice cinofila
Per domande sull’educazione del cane e su problemi comportamentali contattare Rossana: igorlaila@alice.it
Associazione Volontari Rifugio Antonio Huete y Aranda
Canile di Furbara-Santa Marinella Roma

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